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kim jones

Fendi: il debutto di Kim Jones

Kim Jones, ex direttore creativo di Louis Vuitton e Dior Homme prende il posto di Karl Lagerfeld nell’azienda di moda romana Fendi curando l’alta moda e il prêt-à-porter femminile e affiancando Silvia Venturini Fendi per le collezioni maschili e gli accessori. 

kim jones fendi

La prima collezione di Kim Jones per Fendi

Kim Jones, per la sua primissima collezione per la maison romana, ha deciso di prendere ispirazione da elementi autobiografici e molto personali, come i luoghi della sua infanzia. Da una piccola campagna nel Sussex, alla fattoria di Charleston dove andava a disegnare dopo la scuola prendendo spunto dagli affreschi di Duncan Grant e Vanessa Bell.

La sua prima collezione riflette l’esigenza della donna contemporanea in questo momento storico di tornare ad esprimere il proprio stile con una nuova concezione del casual, in grande armonia con l’eleganza di Fendi.

Declina infatti un equilibrio tra eleganza e lusso nelle tonalità neutre del bianco e del nero e riprende colori di una palette naturale dal beige al marrone, arrivando al sabbia, al fango e al salvia. Rimangono presenti le lavorazioni a spina di pesce per le giacche in visone, i monogrammi Karligraphy e gli abiti di seta marmorizzata e i delicati ricami in organza sulle maglie jacquard.

prima collezione Kim Jones Fendi

La musa di Kim Jones

La sua prima collezione per Fendi vede come volto principale di alcuni scatti la modella Kate Moss che è diventata una musa ispiratrice per il direttore creativo e che ormai è diventata anche consulente per gli accessori di Fendi grazie al suo gusto straordinario e la sua vasta conoscenza della moda.

In alcuni scatti la vediamo distesa su una chaise longue che il Bloomsbury Group aveva in salotto un secolo fa con un cappello di Vanessa Bell, stivali di seta cipria nei meravigliosi e lussuosi interni di Charleston e un altro scatto dove viene fotografata sotto un cielo grigio nell’East Sussex mentre indossa un abito couture Fendi in raso di seta grigio scuro ricamato con fiori e perline di cristallo.

Kate Moss fendi

Virginia Woolf e il Bloomsbury Group ispirano Fendi

Jones nei romanzi della scrittrice Virginia Woolf vede un solido femminismo che delinea un parallelismo con la storia di Fendi che mette in evidenza e in maniera determinata il matriarcato e l’affermazione della donna.

Inoltre la tragica vicenda del suicidio di Woolf riecheggia in abiti da sera lunghi e decorati con molti cristalli, e gocce tonde in vetro di Murano nei gioielli dando però una femminilità diversa alla donna che non appare eterea ma ancorata al mondo pop di Jones, fatto di abiti cool e altamente desiderabili come con la cucitura Selleria in rilievo applicata a trench in gabardine, cappotti in doppio cashmere e accessori in pelle.

Per il suo debutto ha quindi creato una sorta di mix fra il romanticismo British del Bloomsbury Group e la grandezza della storia di Fendi.

Kate Moss musa kim jones

Un nuovo capitolo per Fendi

Kim Jones in questa nuova esperienza alla maison ha voluto celebrare la grandezza di Fendi, aprendo un nuovo capitolo che inizia proprio dalla sua prima collezione che mette in mostra il valore delle donne:

delle donne forti, intelligenti, pioniere come le donne del gruppo Bloomsbury e le donne nella sfilata, delle donne che sanno cosa vogliono nella vita.

Ha voluto quindi rispettare Silvia e tenere in considerazione l’eredità della maison, rendendo omaggio a quella che lui stesso ha definito “potente dinastia”.

sfilata fendi

Il rapporto tra Silvia Fendi e Kim Jones

Lo stilista nutre un sentimento di grande ammirazione e stima nei confronti di Silvia Venturini Fendi, ma anche lei afferma che è sempre stata affascinata da Kim e lavorare con lui le ricorda il modo in cui lavorava con Lagerfeld: “Sono molto felice di lavorare con lui e mi piace lavorare in coppia.

Era scritto nelle stelle. È stato il karma”.   

Gloria Trombino

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